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Lascia o raddoppia?

Ve la ricordate la trasmissione televisiva di Mike Bongiorno degli anni cinquanta e sessanta?

Non siamo molto lontani da quel gioco, se pensiamo di trovarci di fronte ad un quiz: ora, vista la situazione generale dei mercati, cosa faccio? Aumento il peso delle azioni o lo diminuisco? Allungo la vita media del mio portafoglio obbligazionario e la riduco? Aumento il peso della valuta non Euro o lo diminuisco?

E potremmo continuare a lungo. Nessuno di noi sa oggi cosa succederà domani o dopodomani sui mercati; quelli più attrezzati hanno un loro ufficio studi che cerca di valutare oggettivamente la situazione economico-finanziaria internazionale e propone di prendere posizioni pro o contro mercato.

Ma se non abbiamo un analista accanto come procediamo con le scelte? Da che parte andiamo? E la mia scelta è davvero così azzardata oppure contiene almeno una parvenza di raziocinio? E, poi, in fondo in fondo, che cos’è il raziocinio oppure anche, a cosa serva la logica?

Dobbiamo aver sempre chiaro un argomento: investire è diverso che speculare. Per investire devo intervenire con strumenti efficaci nella costruzione di portafogli efficienti: qui conoscenza e matematica sono determinanti. Per speculare occorre soprattutto avere feeling col mercato ed i suoi momenti magici.

Ma questa è un’altra storia.

Scritta il 16/10/2019

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