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2020: TANTE RAGIONI PER ESSERE OTTIMISTI

Il 2020 è iniziato bene, come bene era finito il 2019.  Non è improbabile che possa continuare così. Ovviamente parliamo della tendenza di fondo, perché cadute temporanee e ritracciamenti sono sempre possibili e persino auspicabili: sono le occasioni d’acquisto, i saldi da non perdere.

Ma perché continuiamo ad essere ottimisti? L’inflazione continua ad essere la grande assente e la cosa dura ormai da molti anni, malgrado politiche economiche super-espansive. Nessuno sa bene perché – forse alla base vi sono fatti strutturali come il trend demografico o più probabilmente gli effetti della globalizzazione sul costo del lavoro. Senza inflazione le Banche Centrali non hanno una ragione per aumentare i tassi e con tassi bassissimi è molto difficile che si inneschi una seria recessione. Da un punto di vista economico, siamo su un terreno nuovo, inesplorato. Nessuno sa bene quali potranno essere le conseguenze a lungo termine di un lungo periodo di tassi bassi, ma all’orizzonte di un anno non dovrebbero esserci cambiamenti sostanziali. Inoltre il rischio dazi sembra ridursi e l’imminenza delle presidenziali americane suggerisce che quest’anno negli USA non saranno intraprese azioni che possano mettere a rischio la crescita.

E’ probabile che i mercati azionari continuino a salire, anche se più moderatamente dello scorso anno e che quelli obbligazionari restino piuttosto stabili con rendimenti molto bassi. Ovviamente questo vale per il Mondo e non per uno specifico Paese, tantomeno per l’Italia, che ha problemi del tutto particolari… ma l’investimento come si sa non ha frontiere e quindi dell’Italia preoccupiamocene da italiani, non da investitori. Infine, chi ha lunga esperienza di mercati sa bene che i “cigni neri” – ovvero fattori dirompenti non previsti ne’ prevedibili - sono sempre dietro l’angolo e possono cambiare radicalmente qualsiasi scenario. La regola d’oro, anche in un quadro ottimistico, è sempre la stessa: forte diversificazione, buon bilanciamento dei portafogli, attenzione a contenere il rischio entro livelli che l’investitore può accettare. Al di fuori di queste regole, non si è più investitori, ma giocatori d’azzardo.

 

Scritta il 28/01/2020

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