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I tassi d’interesse e le variabili esogene

È di venerdì scorso la notizia che lo spread BTP-Bund è tornato a 240 bps. Questo valore risulta superiore di 30 bps rispetto al giorno precedente e di 40 bps rispetto a fine luglio.

Vorremmo qui, però, considerare solo la componente italiana; lo spread è dato dalla differenza tra il rendimento del BTP decennale e del Bund decennale. Soffermiamoci sull’andamento del rendimento del BTP. A fine luglio il decennale italiano rendeva l’1,58%; giovedì era sceso all’1,40% e venerdì è risalito rapidamente all’1,82%. Quindi i rendimenti dei titoli decennali erano calati dello 0,18% nei primi 8 giorni di agosto per poi risalire dello 0,42% in un giorno solo. Se trasformiamo il concetto vago di spread in concetto concreto di valutazione dell’investimento, possiamo osservare che il movimento di 42 bps avvenuto tra giovedì e venerdì ha determinato una perdita del 2,6% sul valore di mercato dell’investimento nel BTP decennale. Se avessimo investito 10.000 euro nel BTP 1.2.2029 3,0%, il suo valore di mercato (comprensivo del rateo interessi) sarebbe stato di € 11.359 l’8 agosto e di 11.093 il 9 agosto. Una perdita secca di 266 euro.

Scritta il 11/08/2019

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