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La luce in fondo al tunnel
L'anno che si sta chiudendo è senza dubbio il più difficile dall'epoca della grande crisi finanziaria (2008-2009). La pandemia ha risvegliato l'inflazione e la risposta all'inflazione ha provocato i problemi di oggi.
Due fattori spiegano quello che sta accadendo: 1) il continuo rialzo dei tassi che impatta direttamente sulle obbligazioni (falcidiandone i prezzi) e indirettamente sui mercati azionari, sia tagliando le prospettive degli utili, sia riducendo il rapporto P/E. 2) la forte rivalutazione del dollaro - che si sta un po' stemperando in quest'ultimo periodo - provocata dalla maggiore tempestività della FED nel cavalcare i rialzi. È probabile che tutto questo porti l'economia USA in recessione e insieme ad essa il resto del mondo. Dunque prospettive fosche? Non proprio perché, come si sa, i mercati anticipano.
Il rialzo dei tassi continuerà ancora per qualche tempo, ma la maggior parte della strada è già stata fatta. Anche il dollaro dovrebbe essere a fine corsa. E' probabile che i mercati possano continuare a ballare per qualche tempo e magari puntare a nuovi minimi, ma ai primi segni di stabilizzazione della politica monetaria, dovrebbero ripartire. È ancora buio ma là in fondo c'è luce.