consulenza indipendente

LA CONSULENZA FINANZIARIA INDIPENDENTE: ESPERTI CHE DANNO BUONI CONSIGLI

Perché è così importante la parola “indipendente”? Cosa cambia per investitori e famiglie? In quali ambiti può aiutare le famiglie e fare la differenza?

Tutto nacque negli USA, intorno agli anni settanta del secolo scorso. Alcuni operatori, trovandosi spesso in difficoltà nel dover mediare fra gli interessi di “due padroni” - i loro mandatari (da cui erano remunerati) e i loro clienti - decisero di creare una nuova professione. Sarebbe stata autonoma, di pura consulenza, del tutto libera da obblighi di collocamento e da rapporti con produttori o distributori di strumenti finanziari. Come avviene abitualmente nelle libere professioni, decisero che fosse solo il cliente a remunerare il loro servizio. In questo modo tutta la loro capacità poteva essere messa esclusivamente al servizio dei clienti. Il modello incontrò un grande successo e crebbe rapidamente sino a diventare la modalità abituale per gli investimenti oltreoceano.

A cavallo del millennio Il nuovo modello comincia a diffondersi anche in Europa. In Italia alcuni pionieri, fra i quali i soci di B&I - abbracciano la Consulenza Indipendente. Alcuni scelgono di operare singolarmente, altri in società. Fondano la Nafop – l’associazione per lo sviluppo della professione - che fissa rigidi criteri deontologici. Secondo le linee tracciate dalla normativa europea Mifid, nel 2018 la Consulenza Indipendente viene definitivamente riconosciuta anche in Italia e inserita nell’ambito di un Albo tenuto dall’OCF: vengono create due nuove sezioni, quella dei Consulenti Finanziari Autonomi e quella delle Società di Consulenza Finanziaria (SCF).

Al di là delle persone, è il modello stesso della consulenza indipendente a determinare comportamenti virtuosi: i redditi del consulente, la crescita della sua attività, la sua reputazione, dipendono esclusivamente dal livello di soddisfazione dei suoi clienti. Per questo il suo interesse è perfettamente allineato con quello dei suoi clienti.

Per sapere se i consigli ricevuti sono davvero liberi o più o meno “interessati” è sempre opportuno sapere chi e come remunera il consulente. La vera Consulenza Indipendente non può accettare denaro né incentivi di qualsiasi natura da soggetti diversi dal cliente, non può avere quote di partecipazione in società che operino in ambito finanziario, né avere loro partecipazioni nel proprio capitale: è la garanzia di totale assenza di ogni possibile “conflitto di interesse”.

La Consulenza Indipendente è un vero partner in tutti gli ambiti che toccano la sfera finanziaria e patrimoniale: investimenti, previdenza, problematiche assicurative e successorie, pianificazione finanziaria. Ambiti nei quali spesso ci si sente inadeguati e si necessita il supporto di veri professionisti, competenti e affidabili.

La Consulenza Indipendente opera con modalità specifiche, talvolta differenti da quelle del modello tradizionale:

  • Consiglia i prodotti finanziari più efficienti, ma non li colloca, né agisce in nome del cliente
  • Non dispone del denaro del cliente, che resta depositato presso la sua banca
  • Affianca il cliente, lo aggiorna su mercati e strumenti finanziari. Valuta con lui le alternative
  • Raccomanda indifferentemente investimenti o disinvestimenti
  • Può raccomandare di mantenere elevati livelli di liquidità, quando opportuno
  • Tiene sempre in considerazione il quadro globale del patrimonio e gli obiettivi del cliente
  • Tiene sotto stretto controllo il rischio
  • Lavora in totale trasparenza: previsioni, risultati, costi.